domenica 22 gennaio 2012

L'indiscreto fascino del muto

Iniziamo il primo post con un bel film francese, The Artist di Michel Hazanavicius.
La storia è quella della star del cinema muto George Valentin(Jean Dujardin) che all'apice del successo si ritrova tagliato fuori dalla macchina hollywoodiana a causa dell'avvento del sonoro. Il film racconta la caduta e il riscatto del divo, la cui vita si incrocia con quella di Peppy Miller (Bèrènice Bejo) rampante e giovane attrice alle prime armi che assapora al contrario di George la gloria e il successo.


Il film è una macchina perfetta, non un omaggio ma una reinvenzione del cinema muto.
Il regista Haazanavicious utilizza il linguaggio e i codici del cinema muto per raccontare la caduta di una rock star.

Osa molto Haazanavicious e sa di poterlo fare, ogni frammento è un atto d'amore per il cinema e la hollywood degli anni 20, non un film sul muto ma un film muto!

Posso dire che la mancanza dei dialoghi non è assolutamente percettibile, si rimane folgorati dal ritmo del film, dall'umorismo che lo riempe, dalle magnifiche ed impeccabili performance degli attori.

è davvero un piacere per gli occhi guardare meravigliati lo schermo attarverso il volto mobile e mascalzone di Dujardin. La sua interpretazione è trascinante e impeccabile, sentita e misurata allo stesso tempo.

La Bejo apporta una freschezza e una sponataneità che mancava sullo schermo da troppo tempo e che a tratti ricorda una giovane Katherine Hepburn.

Il film già palma d'ora a Cannes per l'interpretazione di Dujardin è stato pluripremiato ai recentissimi Golden Globes aggiudicandosi il premio come miglior film comico/musicale e quello di miglior attore protagonista.

Da memorabilia la scena in cui George si rende conto che per lui non ci sono che porte chiuse, l'avvento del sonoro lo travolge e lo trova impreparato, tutto diventa improvvisamente sonoro, assordante, ma il povero George è l'unico che non riesce ad emettere neache un grido, la sua disperazione è muta, il mondo non è più quello che lui conosceva.

Ah dimenticavo, la migliore interpretazione è quella del fedele cagnolino di George, un piccolo divo a 4 zampe che spesso ruba la scena agli attori, il piccoletto ha talento da vendere!









2 commenti:

  1. film fantastico, nominations meritatissime, costumi e musiche da sogno. la trama forse un po troppo semplice passa in secondo piano grazie all'ineccepibile accuratezza del progetto. like like!

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    1. Mister J. concorda che a tratti il film è un pò "ingenuo" ma a Dujardin si perdona tutto ;)

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